Informazioni del Percorso
  • Bellezza: 5
  • Partenza: 45°54'26.5"N 9°23'46.0"E
  • Durata: 04:00
  • Quota: 2184 mt
  • Dislivello: 860 mt
  • Distanza: 5.47 km
  • Tipologia: Escursionismo
  • Difficoltà: EAI
  • Stagione: Inverno
  • Esposizione: Sud
Partiti senza l'unanime consenso dei nostri parenti, ci rechiamo nelle prime ore del pomeriggio ai piedi del rifugio Carlo Porta, con l'intento di osservare il tramonto sulla cima della Grignetta. Attrezzati di tutto punto (consapevoli che nel ritorno saremmo stati completamenti al buio) seguiamo le orme lasciate da un nostro predecessore. Durante tutto il tragitto siamo costantemente osservati dagli occhi curiosi dei camosci. Naturalmente, dato che era la prima volta che indossavo dei ramponi, non ho potuto non bucarmi i pantaloni nuovi di zecca. Ma, al di là di questo inconveniente, dopo aver passato la maggior parte del tragitto al di sotto delle nuvole, il sentiero ci apre le porte a uno spettacolo senza fiato: il sole, ormai basso, colorava il cielo e la parete della Grigna di sfumature gialle e rosse. Le nuvole, ormai al di sotto di noi, segnavano il confine tra il mondo terreno e quello in cui ci trovavamo. Eravamo fuori dal mondo, lontani da tutto. Questo spettacolo ci accompagna fino al bivacco errario, nel quale sostiamo per pochi minuti, giusto il tempo di bollire dell'acqua calda per preparare bel tè caldo. Appena usciti, il sole è scomparso in pochi secondi e, armati di frontalini, affrontiamo il buio e con esso la discesa. Con nostra sorpresa ci risulta molto più facile del previsto ma gli occhi luminosi, di quegli stessi camosci del pomeriggio, che compaiono di tanto in tanto nella nebbia della notte, ci ricordano che non siamo soli e che come noi guardiamo la natura, essa guarda noi.

  • Ramponcini e/o ramponi
  • Ghette
  • Guanti
  • Frontalini
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